Telecom Italia S.p.A. è una delle principali società di telecomunicazioni italiane

È anche attiva in Brasile, dove opera come TIM Brasil.

TIM è leader di mercato nel settore ICT in Italia e in Brasile, sviluppando infrastrutture fisse, dispositivi mobili, cloud computing e data center, oltre a fornire servizi e prodotti di comunicazione e gestione delle informazioni.

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Hub digitale

Hub digitale

Il gruppo si affida a fabbriche specializzate che forniscono soluzioni digitali integrate per i cittadini, le imprese e le agenzie governative, oltre a partnership con organizzazioni leader: Noovle è la società cloud di TIM, Olivetti è un hub digitale focalizzato sullo sviluppo di soluzioni Internet of Things, Telsy è una società di cybersecurity, e Sparkle costruisce e fornisce infrastrutture e servizi internazionali.

TIM Brasil

TIM Brasil è uno dei principali attori del mercato sudamericano delle comunicazioni e leader nella copertura 4G in Brasile. Il gruppo ha adottato obiettivi di tutela ambientale e di inclusione sociale nello sviluppo del proprio business, con l'obiettivo di avere un impatto concreto e significativo e diventare carbon neutral entro il 2030.

Operazione Risorgimento Digitale

Il progetto Operazione Risorgimento Digitale - la prima grande scuola gratuita di Internet - promuove la diffusione di competenze digitali utili allo sviluppo del Paese, mentre Fondazione TIM finanzia progetti di alto interesse sociale.

TI Media o la Società

TI Media in Telecom

Telecom Italia Media S.p.A. (TI Media o la Società) annuncia i risultati dell'offerta di 7.553.485 azioni ordinarie e 1.902.484 azioni di risparmio nell'ambito della fusione per incorporazione di TI Media in Telecom Italia S.p.A. (la Fusione). Gli azionisti della Società hanno il diritto di recedere dalla fusione per incorporazione di TI Media in Telecom Italia S.p.A. (la Fusione).

L'azienda è stata quotata in borsa in Italia. È stata fusa per incorporazione in Telecom Italia il 1 ottobre 2015.

Vivendi ha progressivamente acquisito una partecipazione del 23,93% in TIM5 e, in l'assemblea degli azionisti del 15 dicembre 2015, ha nominato quattro membri del consiglio di amministrazione di TIM (compreso il vicepresidente).

TIM e Vivendi

L'azionariato di TIM è molto disperso nessun altro azionista detiene più del 5% e, a parte Vivendi, non c'è nessun altro azionista industriale che abbia una partecipazione significativa in TIM e i prossimi maggiori azionisti sono investitori investitori finanziari che difficilmente hanno una conoscenza approfondita dei mercati in cui TIM è attiva.

Il titolo della società è scambiato alla Borsa Italiana.

Telecom Italia Spa ha un debito totale di 27 miliardi di euro alla fine del 2019. Moody ha valutato il debito con un outlook negativo di grado B1 nel 2015.

Proprietari e dirigenti

Il maggiore azionista di Telecom Italia (17,99%) è Olimpia Holding, controllata all'80% dalla holding industriale italiana Pirelli. Telecom Italia possiede lo 0,94% delle proprie azioni, il restante 81,07% è diviso tra investitori italiani (52,79%) e stranieri (28,28%).

Proprietari e dirigenti

La massima autorità è l'Assemblea degli azionisti, tra le assemblee il Consiglio di amministrazione, la massima autorità è il Presidente. La sua sede è a Milano. Il numero di dipendenti è 77825 (2008). Ricavi nel 2008 - 45,1 miliardi di dollari.

Il Legame Tra TIM (ex Telecom), Serie A e Scommesse Online su Siti Nuovi E Vecchi
Il Legame Tra TIM (ex Telecom), Serie A e Scommesse Online su Siti Nuovi E Vecchi

Tim, conosciuta in passato come Telecom, ha stipulato e rinnovato l’accordo di sponsorizzazione del Campionato di Serie A fino al 2024. Inoltre, il Campionato di calcio è in Italia lo sport su cui si scommette di più attualmente. In questo articolo esamineremo tutti i nessi che esistono tra Tim, la Serie A e i siti di scommesse online.

Scommesse, Sponsor e calcio

Siti commesse online

Internet negli ultimi 10 anni si è largamente diffuso e ciò ha cambiato il mondo delle scommesse. Gli allibratori, infatti, possono scommettere anche online. Sono veramente tanti gli operatori di calcioscommesse online che offrono buone quote. Alcuni di questi bookmaker sono nuovi siti scommesse aams, cioè operano sul mercato da relativamente poco tempo, mentre altri operano nel mondo delle scommesse già da molto tempo. I siti di scommesse AAMS sono quelli dotati di Licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiana che permette di operare in modo legale nel Paese. Questi operatori online consentono a chi li visita di tenersi aggiornati sul calciomercato, sui risultati delle giornate di Campionato e naturalmente anche di poter scommettere sulle partite.

Sponsor

La sponsorizzazione è iniziata durante il Campionato di calcio anno 1998-1999. In quel periodo le SIM telefoniche ricaricabili erano state lanciate da poco sul mercato e il loro uso si stava diffondendo tra gli italiani. C’era quindi gran competizione tra i vari operatori telefonici che miravano ad avere più clienti e in quel clima Telecom, da poco privatizzata, ebbe un’idea che avrebbe cambiato le cose. Telecom capì che per attirare più clienti doveva utilizzare nuovi metodi di marketing e inserirsi in nuovi settori per raggiungere una clientela più varia e vasta, perciò decise di utilizzare la società Tim per farsi conoscere da tutti gli appassionati tifosi della Serie A. Da quel momento nacque la Serie A Tim, quindi anche la longeva collaborazione tra sponsor e calcio. Questo permise al Calcio italiano di rifiorire dopo i vari scandali da cui era stato investito. Tornando ai giorni nostri, il saldo legame tra Tim e Serie A è stato rinsaldato dai siti di scommesse che tengono aggiornati i tifosi sulle ultime notizie e li fa scommettere sulla propria squadra del cuore.

Calcio

Il Campionato di Serie A è la massima divisione del calcio professionale italiano ed è attualmente molto seguito in tutta Italia. Si tratta di un campionato antico, la cui fondazione risale ufficialmente al 1898, anche se all’epoca era molto diverso da quello attuale anche perché molte squadre di calcio come Milan e Inter non vi erano ancora. Solo nel 1929 divenne come lo conosciamo noi oggi. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, la Seria A Tim a fine anni Novanta è tornata alla ribalta grazie all’intuito e alla lungimiranza di Telecom che adesso è stata accorpata a Tim. Pochi anni prima, infatti, vi era stato lo scandalo di Calciopoli che aveva amareggiato molti tifosi accaniti. Questa sponsorizzazione, invece, riportò l’attenzione sulla bellezza e sull’essenza del calcio vero. Ma aiutò anche nella maggior diffusione in Italia delle innovazioni telefoniche come le SIM ricaricabili, poiché come oggi anche allora era seguito da un pubblico molto eterogeneo.

Il saldo legame che li unisce

Da ciò che abbiamo preso in esame, quindi vi è un saldo legame tra questo sponsor e il Campionato, però, qual è il legame con le scommesse su internet?
Gli italiani essendo da sempre dei grandi appassionati di calcio e quando non esistevano i siti scommesse online, scommettevano la cosiddetta schedina nei punti vendita fisici. Adesso con la diffusione di questi siti online è molto più semplice e comodo farlo. Anche perché questi siti non permettono solo di scommettere, ma sono dei luoghi in cui poter leggere le notizie relative al calciomercato, alle formazioni della propria squadra, seguire la partita con i risultati in Live e a volte vi sono pure dei forum in cui confrontarsi con gli altri allibratori. Tutto ciò ha portato a preferire in molti casi le scommesse online alle classiche schedine. Questo è il nesso che vi è tra le tre cose.

Conclusione

Il Campionato dopo vari scandali che gli avevano fatto perdere prestigio e appeal agli occhi dei tifosi nel 1998-1999 rinasce. Il merito è della lungimiranza e dell’intuito di Telecom che riesce non solo a sbaragliare la concorrenza delle altre compagnie telefoniche raggiungendo una clientela vastissima e varia, ma anche a risollevare l’interesse degli italiani verso il calcio puro e bello. Oggi questa partnership continua e a loro due si sono affiancati gli operatori online che sono diventati dei luoghi dove tenersi aggiornati, scommettere sulle partite di proprio interesse e confrontarsi con altri proprio come un tempo si faceva nei punti scommesse fisici.
Internet ha cambiato le abitudini degli italiani e degli allibratori, ma non ha cambiato sicuramente l’interesse per il calcio e per il Campionato di Serie A Tim nello specifico. Questo è dunque un mercato in continua crescita, perché i club italiani negli ultimi anni sono diventati sempre più competitivi tra loro e attirano quindi l’interesse di più tifosi. Sponsor e siti di scommesse online, perciò probabilmente investiranno maggiormente in questo settore per soddisfare gli interessi dei tifosi italiani di calcio.

Il 6G sarà realtà?
Il 6G sarà realtà?

Il termine 6G sta per 6th generation che indica la sesta generazione delle tecnologie mobili. Con questo termine si intendono, infatti, i progetti, i prototipi, gli standard e le tecnologie che potrebbero portare ad un ulteriore sviluppo dei dispositivi mobile. Recentemente si sono diffusi quelli di 5th generazione, cioè il 5G, ma il 6G è realizzabile o resterà solo fantascienza?

Il 6G a cosa comporterebbe?

Al momento si sta diffondendo il 5G, mentre il 6G è al momento qualcosa di ancora molto teorico. Si presume, infatti, che questa nuova generazione potrà essere definita e commercializzata solo a partire dal 2030. Stando agli esperti potrebbe avere una velocità di trasmissione dei dati 10 volte superiore a quella attuale. Naturalmente proprio come le reti attuali, anche questa sarà una rete cellulare digitale. In vista di ciò, molte aziende di dispositivi mobili famose a livello internazionale stanno già cercando di creare progetti e prototipi per stare al passo con lo sviluppo tecnologico del prossimo futuro.

6G tra USA ed EU

USA

Secondo molti esperti gli Stati Uniti starebbero puntando e investendo molto sul 6G. Per quale motivo investire sulla tecnologia del futuro e non su quella attuale?
Gli USA sono per certi versi indietro rispetto ad altri Paesi nella produzione di componenti 5G, per questo motivo vogliono volgere lo sguardo al futuro e investire nel 6G. Quindi stanno studiando standardizzazioni, prototipi e sviluppo di componenti che poi andranno a costituire questa 6° generazione. Già nel 2020, infatti, alcune grandi aziende statunitensi hanno deciso di riunirsi per discutere della Next 5 Alliance, cioè di discutere dei metodi e degli studi che potranno portare alla realizzazione concreta di questa nuova tecnologia. In questo modo gli USA rafforzerebbero la loro supremazia in ambito tecnologico.

Unione Europea

L’Unione Europea non è da meno, poiché anche lei ha intuito il potenziale di quella che potrebbe essere la nuova tecnologia mobile, per cui anche lei sta investendo in questo ambito.
L’Istituto CEA-Leti, un istituto europeo che si occupa di sviluppo e progresso tecnologico, ha deciso di avviare un progetto europeo sul 6G. A questa importante ricerca parteciperanno 13 importante aziende di telecomunicazioni tra cui l’italiana Telecom.
Lo scopo di questo progetto è quello di dedicarsi alla realizzazione di progetti e prototipi tecnologicamente innovativi che sono anche energeticamente sostenibili. La novità introdotta da questo progetto è quella di usare superfici intelligenti come ricetrasmettitori così da poter rendere usufruibile alla popolazione questa tecnologia del futuro.

6G vs Fantascienza

Tra le novità tecnologiche che potrebbe introdurre il 6G vi è la comunicazione attraverso gli ologrammi. Questa potrebbe sembrare fantascienza, ma in realtà ci sono già dei prototipi e altri si stanno progettando. In pratica dei sensori creano la conformazione 3D di una persona o di più persone e poi tramite degli occhiali speciali proiettano questa confermazione, creando un vero ologramma. L’utilità della nuova rete sarà quella di garantire una connessione veloce, stabile e con bassa latenza. Queste tre sono, almeno nella teoria, le specifiche che caratterizzeranno la nuova rete mobile del futuro. La realizzazione di questa nuova generazione di rete garantirà la proiezione audiovideo di un ologramma senza interruzioni o ritardi.

Verso il 2030

Sia CEA-Leti che gli USA concordano sul fatto che il 2030 potrebbe essere davvero la data di lancio e di diffusione di questa nuova tecnologia. Naturalmente ancora non vi sono certezze, poiché gli studi, le progettazioni e le ricerche si stanno conducendo proprio in questi anni. Ma come sarà realizzabile la sua diffusione?
Sempre la CEA-Leti ha spiegato che per consentire la maggiore diffusione del 6G è essenziale utilizzare non solo antenne e ricetrasmettitori classici, ma bisogna creare una rete di connettività e di infrastrutture intelligenti. Ciò potrebbe significare che vari materiali come specchi, pareti, cartelloni o segnali stradali, potrebbero essere usati come terminali per la distribuzione e l’accesso a questa tecnologia. Attualmente si utilizzano le antenne e i ricetrasmettitori, però, non vi è una rete di infrastrutture organizzata in modo capillare che possono consentire a tutti di accedere al 5G. Invece, la progettazione e la successiva realizzazione di questa rete capillare, potrà aiutare la diffusione dello sviluppo mobile tra i cittadini e non solo tra le aziende. Naturalmente in tutto ciò si terrà conto della tutela ambientale, energetica e della salute dei cittadini.

Conclusioni

Internet ha cambiato in modo sostanziale la nostra società e inevitabilmente apporterà anche altri cambiamenti. Siamo ormai una società profondamente digitalizzata e connessa, per questo motivo è bene che la CEA-Leti in Europa e anche altri istituti a livello globale già da due anni fanno ricerche per soddisfare le esigenze di un futuro prossimo. Al momento il 6G non sembra pura fantascienza, non ci resta che aspettare il 2030.

Quali sono le differenze tra iPhone 13 e iPhone 14?
Quali sono le differenze tra iPhone 13 e iPhone 14?

Ogni anno Apple nel mese di settembre rilascia il nuovo modello di iPhone. In genere tra un modello e l’altro vi sono delle differenze sostanziali, ma quali sono le differenze tra l’IPhone 13 e l’iPhone 14? Esaminiamole insieme.

iPhone serie 14

Il 7 settembre sarà rilasciata la serie 14 di iPhone. Da quanto si evince le differenze con la serie precedente sono abbastanza esigue. Apple ha messo a punto il nuovo chip A16 Bionic che sarà usato solo sui modelli Pro dell’ultima serie. La serie 14 avrà, infatti, il chip A15 Bionic proprio come la serie precedente. Avendo lo stesso chip, si ipotizza che la potenza e le funzionalità delle due serie siano molto simili tra loro. Va, però, tenuto conto del fatto che la serie 14 avrà l’hardware aggiornato, avrà iOS16 e il chip A15 Bionic che non è per niente un chip mediocre o lento.
Per quanto riguarda le dimensioni della nuova serie saranno 6,1 pollici come quelle della serie 13. Inoltre, anche l’aspetto generale, da quello che è già trapelato, sembra essere molto simile, tranne per il fatto che l’ultima versione avrà il retro e la parte davanti in vetro irrobustito, però, da un telaio in acciaio nel mezzo per proteggerlo dagli urti e dalle cadute.

iPhone 14 vs iPhone 13

Cose in comune

Come abbiamo già accennato il chip, il design e le dimensioni delle due serie saranno uguali, ma queste non sono le uniche somiglianze. Anche l’ultima serie, infatti, avrà lo schermo OLED con la classica forma e funzionerà a 60 Hz.
La fotocamera retro ultra-wide della serie 14 sarà con ogni probabilità uguale a quella del 13 Pro, vi saranno quindi due fotocamere retro. Per quanto riguarda, invece la parte anteriore si dice che vi sarà una fotocamera principale da 12 megapixel come negli altri modelli precedenti, però, non vi sono ancora certezze, poiché alcuni dicono che potrebbe essere diversa.
Sulle specifiche audio e batteria ancora si sa molto poco. L’iPhone 13 ha subito un notevole miglioramento della qualità audio e della durata della batteria rispetto alle serie antecedenti, vedremo se sarà così anche per l’ultima serie rilasciata il 7 settembre.

Differenze

Le differenze tra i due modelli sono veramente poche. Per quanto riguarda la struttura e l’aspetto, la serie 14 avrà una struttura interna in acciaio, mentre esternamente sarà in vetro sia davanti che sul retro. Si presume, inoltre, che i modelli di questa serie saranno disponibili in una più vasta gamma di colori.
Gli Hz del nuovo modello saranno sempre 60, però, la presenza del nuovo hardware e dell’aggiornamento iOS16 renderanno lo schermo più luminoso anche per l’uso del dispositivo all’aperto. Benché, inoltre, il chip usato sia lo stesso, cioè A15 Bionic, l’ultima serie sarà più veloce e potente della precedente, perché l’hardware sarà diverso e vi saranno ben 6 GB di RAM a differenza dei 4 GB di RAM della serie più vecchia.
La fotocamera anteriore delle versioni precedenti era una fotocamera classica da 12 megapixel, ma come anticipato sopra, secondo voci di corridoio gli iPhone 14 potrebbero avere una nuova fotocamera anteriore che potrebbe costare fino a 3 volte il prezzo di quella attuale. Offrirebbe maggiore stabilità ottica, migliore messa a fuoco e sarebbe molto simile a quella posteriore come qualità delle foto.

Sintesi delle differenze

Cos’ha quindi l’iPhone 14 in più rispetto alla serie 13?

  • Struttura interna con telaio in acciaio;
  • Maggiore luminosità dello schermo;
  • Più colori disponibili;
  • 6 GB di RAM;
  • Probabilmente la fotocamera frontale migliorata;
  • Il chip A16 Bionic sul modello 14 Pro.

In questa analisi non ci occupiamo delle diversità dei modelli Pro, poiché Apple ultimamente riserva a loro i maggiori cambiamenti.

Conclusioni

Come avrete notato dalla nostra analisi le differenze tra le due serie sono abbastanza esigue, naturalmente si dovrà aspettare il lancio ufficiale sul mercato della nuova serie per averne conferma ufficiale. Da quello che sappiamo al momento, la nuova serie soddisferà coloro che desiderano un dispositivo leggermente più veloce, con uno schermo più luminoso e che probabilmente avrà una fotocamera interna migliorata. Anche la probabilità che i cellulari saranno disponibili in una vasta gamma di colori potrebbe soddisfare i desideri di alcuni esteti.
Non si sa ancora se Apple abbia deciso di tenere segrete per ragioni di marketing le caratteristiche più importanti su cui le due serie differiscono o se realmente ha deciso di non apportare troppi cambiamenti. Sicuramente se non dovessero esserci sorprese di questo tipo per i clienti, sarà una bella sfida di vendite tra la nuova serie e la precedente. Soprattutto se come da copione la casa produttrice abbasserà di 100€ il costo della serie 13.

Azionisti

La struttura azionaria di Telecom Italia Media prima della fusione con Telecom Italia era la seguente: Telecom Italia S.p.A. (75,46%), Telecom Italia Finance S.A. (2,25%), Il mercato (22,29%).